Bell’essere
Mi piace raccontare cose che mi sono accadute , ho il vantaggio di essere vissuto come nell’armadio di Narnia, un piccolo paese della romagna dove esistono persone incredibili dotate di super poteri e anche senza mezze misure perchè mitizzate ed ingigantite nel passa parola , ognuno aggiunge, colora e intepretra nel riproporre le storie, cosi è e così sarà.
Ora in questo contesto propongo un progetto che parla della bellezza della matematica, dei frattali e delle proporzioni, ma non è sempre stato così.
La mi incapacità e avversione verso la matematica era direttamente proporzionale alla bassissima empatia espressa dalla mia insegnante alle medie e quindi, come tanti altri della mia età andai a ripetizione, Qui entrò in scena il Prof.Chino che all’epoca era considerato praticamente un matto genialoide, costretto a vivere di ripetizioni perché irradiato dalle scuole del regno per aver schiaffeggiato un megafunzionariogalattico e quindi siamo già nel mito,,,
La caratteristica interessante era la location, un stanza, la sua cucina con due tavoli disposti a elle , noi allievi di età tra gli 11 e 18 anni disposti tutti all’intorno e con problemi diversi di comprensione verso gli esercizi di aritmentica , ma non solo: inglese, latino, italiano, greco ecc ecc
Chino ( Gioacchino) ci condiva tutti mandandoci di volta in volta alla grande lavagna alla parete, di cose ne succedevano, ma l’aspetto interessante era la modalità di insegnamento; lui cucinava, sorseggiava acqua, faceva i gargarismi, andava in bagno e tutto questo senza perdere mai il contatto con gli allievi , intercalava con aneddoti e storie della sua vita assolutamente improbabili.
Lo shock della prima lezione fu incredibile, con il gessetto scrisse con eleganti gesti un’espressione con grandissimi numeri alla lavagna, masticando e assaggiando qualcosa che bolliva sulla stufa, credo risotto, e fu per me il re-imprintig per ripartire con la matematica e cominciare a capirci qualcosa.
Cosa centra questo con il mia presentazione? Penso sia una visione diversa del concetto omologato dello star bene.
Il benessere deriva anche dalla comprensione, chi ti aiuta veramente lo fa percorrendo strade incredibili attivando vista, eleganza, udito, olfatto e rendendoti parte attiva in questo percorso, se creassi prodotti in questo ambito ne terrei conto.
Filosofia del progetto
Questo approccio alla bellezza è di tipo astratto matematico, la radice
algoritmica di un riverbero universale, o meglio di
una costruzione mentale che informa e costruisce un universo percepito.
Il ritmo, la frequenza, i rapporti di energia diventano musica, arte,
architettura, scienze estetiche,
La loro struttura profonda influenza i comportamenti in modo potente
soprattutto a livello inconscio e neurale.
Convinzioni, decisioni, sistemi di credenze e strutture metapsichiche
modellano pensiero e corpo.
Il corpo come specchio dell’anima emana luce e bellezza.